Dodici provvedimenti approvati costituiscono il bilancio delle sedute del Consiglio comunale di lunedì 24 e martedì 25 marzo. L’ok ad essi è arrivato ieri sera quando, per la validità della seduta (in seconda convocazione dato il sopraggiunto venir meno del numero legale in quella di lunedì), era necessaria la presenza di un terzo dei consiglieri.
Quindi, assenti i consiglieri di centrodestra – che la sera prima avevano abbandonato l’aula per contestare “il linguaggio che alimenta l’odio e i toni ben al di sopra delle righe usati nei social da qualche consigliere di centrosinistra e in attesa di un chiarimento con il sindaco” -, con il sì degli 8 rappresentanti del centrosinistra e l’astensione del presidente Francesco Incarbone, è stato dato il via libera al riconoscimento di un debito fuori bilancio e alle ratifiche di quattro deliberazioni della Giunta municipale. Poi, quando il centrosinistra ha deciso di proseguire nella trattazione degli argomenti e lo stesso presidente ha pertanto lasciato l’aula, sono stati gli otto consiglieri che sostengono l’Amministrazione – nel frattempo, quale presidente è subentrato il consigliere anziano Vincenzo Di Stefano – a votare favorevolmente altri sette punti: il riconoscimento di un debito fuori bilancio, la presa d’atto di una comunicazione sui prelievi del fondo di riserva anno 2024, quattro ratifiche di altrettante deliberazioni della Giunta e, infine, l’adesione all’Associazione nazionale Città dell’Olio, con l’approvazione del relativo statuto e del regolamento.
Su quest’ultimo argomento è intervenuta la consigliera Greta Bonanno, sottolineando “le ricadute favorevoli dell’iniziativa dell’Amministrazione sul territorio” e il fatto che in II commissione si fosse avuto l’ok di tutti, “a partire da quello del presidente Francesco Alparone”.
Prossima seduta lunedì 31 marzo, alle 20. Polemiche e distinguo si erano registrati nella seduta di lunedì sera. Solidarietà al sindaco Fabio Roccuzzo per le frasi gravemente diffamatorie da lui ricevute sui social, frutto di un disdicevole imbarbarimento del linguaggio, era stata espressa da Luigi Failla, Aldo Grimaldi, Claudio Panarello, Marco Failla, Francesco Alparone, Pia Giardinelli,
Stefano Marchese, Ivana La Pera, Mario Polizzi e Francesco Incarbone, ma i rappresentanti del centrodestra, come sintetizzato infine dallo stesso Marchese prima dell’abbandono dell’aula, avevano stigmatizzato “l’analogo, inaccettabile linguaggio adoperato da qualcuno del centrosinistra contro i governi nazionale e regionale e le forze politiche che ne fanno parte”. Altri temi erano stati affrontati da Aldo Grimaldi (che aveva chiesto notizie sui lavori nel plesso scolastico “Gobetti” e l’eliminazione della barra collocata nel tratto finale di via Abate Meli), da Vincenzo Di Stefano (che aveva ricordato le vittime dell’eccidio delle Forze Ardeatine e in particolare il calatino Rosario Pitrelli), da Claudio Panarello (il recente incontro sui temi “caldi” della sanità) e da Francesco Alparone (il via libera unanime in commissione all’adesione all’Associazione Città dell’Olio).
Il sindaco Roccuzzo aveva ringraziato i presenti per gli attestati di solidarietà, annunciato “l’avvio dei lavori nel plesso Gobetti nella prima settimana di aprile”, indicato come “temporanea” la collocazione delle barriere in via Abate Meli, “che sarà oggetto di concertazione con i residenti”, e ritenuto “importante” il ricordo dei martiri delle Fosse Ardeatine e l’impegno antifascista.
 
Caltagirone, 26 marzo 2025
 
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