SANTI-ANGELI-CUSTODI-ESTERNO CHIESA DEI SANTI ANGELI CUSTODI CALTAGIRONE

Tipologia e qualificazione chiesa rettoria
Denominazione Chiesa dei Santi Angeli Custodi <Caltagirone>  

ceia CHIESA DEI SANTI ANGELI CUSTODI CALTAGIRONE
Notizie Storiche

DESCRIZIONE

1928 – 1936 (progetto chiesa)

La nobildonna Vittoria Ingrassia Lanzirotti, figlia di Giuseppe Ingrassia, fervente sostenitore dell’Unità d’Italia, dopo aver creato varie opere e istituzioni benefiche a Catania patria del marito Ignazio Zangara, ed a Caltanissetta, città natale della madre Palmira Lanzirotti, volle fondare nella proprietà paterna sita in Contrada San Secondo a Caltagirone, insieme alla sorella Clotilde, un protettorato per i bambini poveri. Il complesso architettonico, che comprende la chiesa, venne costruito tra il 1928 ed il 1936. La Signora Vittoria Ingrassia Lanzirotti vedova Zangara, in una lettera del 20 aprile scriveva da Catania all’ingegnere Sebastiano Foti sollecitando il completamento del progetto commissionatogli, del protettorato per i bambini orfani e abbandonati e fornendo al progettista indicazioni in merito all’impostazione dei fabbricati. Intanto erano cominciati i lavori per l’edificazione dei ricoveri per i bambini.

Descrizione

La chiesa degli Angeli Custodi in Caltagirone fa parte dell’Istituto Protettorato San Giuseppe “Clotilde Ingrassia Lanzirotti”, destinato, come descriveva il progettista Ingegner Sebastiano Foti, «all’infanzia derelitta». Essa si colloca su un importante asse di sviluppo della città nuova, La chiesa presenta un’impostazione a croce latina; le braccia della croce sono definite da due piccole cappelle laterali mentre la testata è costituita dalla terminazione absidale poligonale. La chiesa prospetta lungo la via Principessa Maria Josè, nella parte centrale di un affaccio dal disegno omogeneo che comprende anche due pertinenze dal profilo più basso. L’impostazione stilistica del prospetto aderisce agli stilemi del movimento Neogotico, La facciata della chiesa presenta una superficie piana ad impianto retto e squadrato con un profilo sommitale basilicale a salienti che non ricalca la sagoma della sezione trasversale interna, ma rivela l’impostazione della copertura retrostante. La navata presenta una copertura esterna a due falde inclinate, mentre la parte intradossale è costituita da volte a crociera a sesto rialzato con esili nervature. L’abside presenta una copertura a cinque falde mentre l’intradosso è costituito da una volta ad ombrello.

NOTIZIE STORICHE

  • 1928 ‐ 1936 (progetto chiesa)
    • La nobildonna Vittoria Ingrassia Lanzirotti, figlia di Giuseppe Ingrassia, fervente sostenitore dell’Unità d’Italia, dopo aver creato varie opere e istituzioni benefiche a Catania patria del marito Ignazio Zangara, ed a Caltanissetta, città natale della madre Palmira Lanzirotti, volle fondare nella proprietà paterna sita in Contrada San Secondo a Caltagirone, insieme alla sorella Clotilde, un protettorato per i bambini poveri. Il complesso architettonico, che comprende la chiesa, venne costruito tra il 1928 ed il 1936. La Signora Vittoria Ingrassia Lanzirotti vedova Zangara, in una lettera del 20 aprile scriveva da Catania all’ingegnere Sebastiano Foti sollecitando il completamento del progetto commissionatogli, del protettorato per i bambini orfani e abbandonati e fornendo al progettista indicazioni in merito all’impostazione dei fabbricati. Intanto erano cominciati i lavori per l’edificazione dei ricoveri per i bambini.
  • 1931 ‐ 1931 (definizione progetto  chiesa)
    • Il progetto della chiesa si definiva dopo un lungo confronto con la Signora Vittoria Ingrassia che dopo aver ricevuto la visita del vescovo, che aveva visitato il cantiere e al quale era molto piaciuto il disegno della facciata della chiesa, riportava il desiderio del Mons., che avrebbe preferito per le porte laterali del prospetto una morfologia che definiva «gotico schiacciato».
  • 1932 ‐ 1932 (fregio della chiesa chiesa)
    • In una lettera del 9 gennaio rivolta al progettista la sign.ra Vittoria Ingrassia riferisce il suggerimento ricevuto dall’onorevole Vella che proponeva di realizzare il fregio della chiesa in terracotta, come quello che si era realizzato nel Cimitero di Caltagirone, che sarebbe stato molto più economico e di più semplice e veloce realizzazione.
  • 1936 ‐ 1936 (consacrazione chiesa chiesa)
    • Il 16 ottobre la chiesa veniva consacrata, il periodico locale “Il messaggero siciliano” così descriveva l’evento: «Caltagirone, fiera della sua tradizione religiosa, si è arricchita di una nuova bella chiesa, di stile gotico, per la munificenza della N. D. Vittoria Ingrassia Lanzirotti ved. Zagara. E’ un altro omaggio di pietà filiale dell’elettissima signora verso i suoi cari defunti. L’imponente e lunga funzione della consacrazione ha avuto luogo nel giorno sacro agli Angeli Custodi, Patroni della nuova Chiesina, che sorge in via Principessa Maria. Compì il sacro rito S. E. il Vescovo Mons. Bargiggia che impartì ai devoti fedeli brevi istruzioni sul significato liturgico delle varie preci»
  • 1943 ‐ 1943 (danni per bombardamenti nel 1943 chiesa)
    • I bombardamenti del 9 e 10 luglio interruppero la fiorente attività di bene svolta a favore dei bambini poveri. L’Istituto era costituito da diversi fabbricati e pertinenze: l’edifico centrale, con dormitori, scuole, refettori, servizi; un fabbricato isolato destinato ad infermeria; un edificio con prospetto sul viale principessa Maria, con al centro la Chiesa degli Angeli Custodi con ai lati due padiglioni a pianterreno rialzato, realizzato tra 1928 e 1936. Durante quelle giornate caddero nel recinto dell’Istituto 13 bombe, che esplosero tutte ad eccezione di una, che avrebbe potuto provocare la morte di buona parte dei suoi ospiti, poiché cadde proprio deve si erano rifugiati. Particolarmente danneggiato risultò l’edificio centrale che venne colpito in pieno e crollò nella parte di ponente. Le attività continuarono provvedendo anche al ricovero di altri bambini resi orfani dalla stessa incursione.
  • 1944 ‐ 1946 (avanzamento lavori restauro  chiesa)
    • Durante questo triennio i lavori per la ricostruzione dell’edificio centrale vennero iniziati e poi sospesi per mancanza di fondi; dal maggio 1946 vennero definitivamente sospesi per il forte deficit che gravava sull’Istituto.
  • 1946 ‐ 1946 (relazione danni di guerra chiesa)
    • Il 18 dicembre l’ing. Sebastiano Foti preparava una dettagliata relazione per la ricostruzione e riparazione delle parti distrutte e danneggiate dai bombardamenti.
  • 1947 ‐ 1947 (finanziamenti per i restauri chiesa)
    • Grazie all’interesse di Don Luigi Sturzo si ottennero dei finanziamenti per la ricostruzione. Il 23 aprile il Protettorato ringraziava il “Philapelphia Committee for Italian Relief” per aver accolto benevolmente le richieste avanzate tramite il comitato ENDSI di Roma e Don Luigi Sturzo. Il 13 aprile era presente nell’ Istituto l’Ing. Francescone dell’ENDSI che incontratosi con Sebastiano Foti, allora Sindaco, prese accordi per appaltare i lavori per l’importo della prima parte dei finanziamenti corrispondente a 500 dollari. Il 10 maggio l’ENDSI comunicava all’ing. Foti di aver rimesso la somma di £ 580.000 per i lavori di restauro dell’edificio.
  • 1948 ‐ 1948 (finanziamenti per i restauri chiesa)
    • Le pratiche burocratiche necessarie ai lavori di ricostruzione andarono ancora avanti per parecchio tempo con gli enti statali ed impegnando lungamente l’ingenere Sebastiano Foti. Il 23 dicembre il Provveditorato alle opere pubbliche di Palermo chiedeva della ulteriore documentazione attestante la proprietà degli edificio comprovata da apposito certificato da richiedere al Prefetto della Provincia.
  • 1951 ‐ 1951 (completamento dei lavori chiesa)
    • I lavori non erano stati ancora ultimati, una lettera, probabilmente mai inviata, datata 19 gennaio 1951 testimonia il disagio del Protettorato intenzionato a comunicare al Ministro dell’Interno on. Mario Scelba la necessità di ulteriori aiuti. Risultavano ancora incompleti vari lavori come: le finiture dei cortili e le scale esterne, la cucina era ancora inutilizzabile, inoltre non si poteva contare sull’aiuto della fondatrice Sign.ra Ingrassia che trovandosi in cattive condizioni di salute sarebbe morta pochi giorni dopo il 23 gennaio .
  • 2000 ‐ 2000 (adeguamento liturgico chiesa)
    • Nel duemila, su progetto e direzione lavori dell’architetto calatino Gabriele Cardillo, viene realizzato l’adeguamento liturgico con l’inserimento di un altare di forma rettangolare, con linee neogotiche, in pietra bianca lavorata a bocciarda fine, esso è stato posto in posizione assiale rispetto sia al presbiterio che all’aula, ed un ambone di forma rettangolare, realizzato anch’esso in stile neogotico, in pietra bianca lavorata a bocciarda fine, posto sul lato sinistro guardando dall’aula.

ADEGUAMENTO LITURGICO

    • altare ‐ aggiunta arredo (2000)
      • L’altare di forma rettangolare, è stato realizzato in stile neogotico, in pietra bianca lavorata a bocciarda fine, esso è stato posto in posizione assiale rispetto sia al presbiterio che all’aula.
    • ambone ‐ aggiunta arredo (2000)
      • L’ambone di forma rettangolare, è stato realizzato in stile neogotico, in pietra bianca lavorata a bocciarda fine, esso è stato posto sul lato sinistro guardando dall’aula.

SANTI-ANGELI-CUSTODI-INTERNO CHIESA DEI SANTI ANGELI CUSTODI CALTAGIRONE

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