Caltagirone_–_Chiesa_e_monastero_del_SS._Salvatore_xilografia Chiesa del SS. Salvatore

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Rettore: FRANCHINO don MICHELANGELO

Tra le molte Chiese sorte accanto a Conventi e monasteri nel corso di lunghi secoli a Caltagirone, la Chiesa del SS. Salvatore è certamente insolita per la monumentalità e l’eleganza delle strutture architettoniche.

Essa affiancava un tempo il Monastero delle Benedettine, Ordine Religioso stabilitosi tra i primi in Città, trovando le suore la loro sede in un caseggiato concesso loro dal Nobile Don Ferdinando Cardona, Barone di Mazzarrone, agli inizi del XIII Secolo.

Con le Consorelle provenienti nel 1457 dai Monasteri locali di Santa Maria della Stella e dell’Annunziata del Monte, le Benedettine del SS.  Salvatore vissero una vita spirituale intensa ed operosa di bene.

Edificata nella seconda meta’ del Settecento, l’attuale Chiesa non è distante da quella annessa al Monastero ( Sec. XV), distrutta dal terremoto del 1693, dalla quale è tuttora visibile l’antica facciata prospicente sul Largo Francesco Vaccaro, noto Pittore e Scultore Calatino del XIX SecoLO.

Concepita a piano ottagonale, probabilmente, dall’Architetto e Sacerdote Calatino Nicolo’ Commendatore lo stesso che nel 1743 aveva progettato la bella torre campanaria della Chiesa di San Gregorio, rimasta pultroppo incompleta, per le moniali dell’omonimo Monastero fondato nel 1543dalla nobile Suor Florenzia modica con alcune consorelle provenienti con essa dal Monastero del SS Salvatore -la Chiesa ha la sua parte monumentale nella facciata, ultimata nel 1812, originale nella sua struttura architettonica impostata su tre livelli, caratterizzato ciascuno da peculiarita’ esornative riconducibili a stilemmi propri del tardo Barocco.

Nel primo livello tra sei eleganti lesene sormontate da capitelli corinzi si apre un ampio portale ornato da sttipiti ben sagomati al pari della cimasae delle volute che contornano un capitello prelattizio con il motto Benedettino PAX.

Il secondo livello ha al centro un alta loggia, affiancata da quattro lesene uguali a  quelle del primo livello e da due acroteri che fanno da ornamento alle estremita’ laterali.

La cella campanaria costituisce il terzo livello. contrassegnata da tre arcate a due finestre, è sormontata dallo stemma della famiglia Strazzeri e da una Croce.

Funzionale , oltre che ben armonizzata nelle sue parti, è la cupola ottagonale, nella quale si aprono, su ciascun lato , dei finestroni per dare luce alla chiesa, mentre un balatoio ricavato all’interno della cupola consentiva alle suore di affacciarsi sullo splendido panorama tutt’intorno.

La Cupola, in atto elemento di prestigio dell’architettura urbanistica , era ornata nel passato da vasi in ceramica non dissimili da quelli posti sulla torre di San Gregorio dall’Architetto Commendatore, come si rileva dal prospetto della Città “Gratissima” Città di Caltagirone disegnata nel 1839 da Calogero Cipolla e dedicata a Don gaetano Bonanno, Barone del Pollino.

 

 

La Chiesa custodisce una scultura degna di nota di Antonello Gagini (1532), che porta il titolo di Maria di Monserrato e dal 1963 e sepolto nel Mausoleo a lui dedicato il noto Statista Don Luigi  Sturzo che qui nel 1894 celebrò la prima Messa.

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