– EX CONVENTO DEI FRATI MINORI CONVENTUALI

 

CHIESA-DI-SAN-FRANCESCO-D’ASSISI-ALL’IMMACOLATA-EX-CONVENTO-DEI-FRATI-MINORI-CONVENTUALI-276x300 CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI ALL’IMMACOLATA

Al lato dell’Episcopio vi e la Chiesa di San Francesco D’Assisi ,conosciuta come Chiesa dell’Immacolata che si festeggia l’8 Dicembre. La Chiesa tiene una facciata Barocca del XVIII sec. Al suo interno vari dipinti attribuiti ai Fratelli Vaccaro del XIX sec.

Info 

Rettore: Renda don Nicolò

 
Al lato dell’Episcopio vi e la Chiesa di San Francesco D’Assisi ,conosciuta come Chiesa dell’Immacolata che si festeggia l’8 Dicembre.
La Chiesa tiene una facciata Barocca del XVIII sec.
Al suo interno vari dipinti attribuiti ai Fratelli Vaccaro del XIX sec.
1.
San Girolamo
2.
Sant’Antonio da Padova
3.
San Francesco D’Assisi
4.
L’Addolorata e il Crocifisso.
La Chiesa, sebbene originariamente consacrata a san Michele Arcangelo, assunse il titolo di san Francesco d’assisi all’Immacolata, dal momento che i padri conventuali vi introdussero ed incrementarono le devozioni per il Padre Serafico e per la Vergine Maria sotto il titolo di Immacolata Concezione.
 
 
In origine di piccole dimensioni, fu ampliata in epoca tardo medievale assumendo forme gotiche e uno spiccato verticalismo.
Avanzi di strutture architettoniche restano nei locali adiacenti alla chiesa; la tipologia e la finitura del materiale impiegato , una locale pietra arenaria , caratterizzano anche il portale Gotico, esistente nel chiostro attiguo alla chiesa.
La Chiesa di San Francesco all’Immacolata subì sensibili danni a seguito del tragico terremoto del 1693 ma era già ricostruita nel 1724, anno in cui si rese necessaria la stipula del contratto con Pietro Merita e Antonino Rizzo per l’edificazione della facciata , secondo un primo progetto.
Nel 1727 il piano dei lavori fu sottoposto a revisione e affidato a Tommaso Amato e Francesco Battaglia Catanesi, he sostituirono le quattro nicchie con santi francescani, nei partiti laterali della facciata , con altrettanti attributi mariani entro tabelloni a rilievo, quasi a far da corona alla nicchia centrale con la statua dell’Immacolata .
Il alto, nella lunetta campeggia l’emblema francescano con le braccia incrociate di Cristo e San Francesco davanti la Croce.
Il prospetto è giudicato uno fra i più interessanti fra le facciate barocche di Caltagirone.
La Cupola si articola all’esterno in otto grandi finestroni ed è coronata in una sequenza di sfere in terracotta smaltata.
È sprovvista della calotta e del lanternino che non furono mai realizzati dopo il rovinoso crollo, avvenuto nel corso dei lavori di completamento all’imbrunire del 24 novembre1702.
Il campanile , che svetta agile accanto alla cupola fu costruito nel 1852 nella sola cella campanaria su progetto dell’architetto Caltagironese salvatore marino.
 
 
L’eleganza di questo campanile fu motivo di ispirazione per l’architetto Ugo Tarchi da Roma quando nel 1954 progetto il campanile della vicina cattedrale di San Giuliano.
La piazza antistante la Chiesa e al Convento fu abbassata di circa quattro metri per agevolare l’accesso dei frati e dei fedeli, furono realizzati i terrapieni, e fu aperta a sinistra della chiesa, una strada pubblica.
Per il verificarsi dell’aurora boreale la sera del 29 marzo 1739, la popolazione , colta da indicibile panico, recò in solenne processione il Patrono San Giacomo sino alla Piazza di San Francesco D’Assisi, dinnanzi alle porte del cielo che secondo il comune sentire, minacciava un imminente pioggia di fuoco.
All’interno della chiesa si osservano pregevoli lavori artistici opera dei Fratelli Caltagironesi Giuseppe e Francesco Vaccaro.
Vi si trova infine l’angelica statua processionale dell’Immacolata ,attribuita a Giuseppe Vaccaro vestita di ricchi paludamenti ricamati in oro, cui la Città da secoli tributa profonda devozione.

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