Nonostante si sia voluto giocare con le parole, il titolo “Cretamorfosi”
non rappresenta altro che la trasformazione, appunto, della creta,
elemento naturale che l’uomo ha sempre usato sin dalle sue origini per
le esigenze quotidiane. Dalla fantasia, la creatività, l’esperienza di
Mara Romano e Giampiero Buscemi vengono create opere in ceramica che
trasmettono emozioni, sensazioni, ricordi. Mitologie e memorie che
vivono nel nostro tempo. La mostra, organizzata in collaborazione con
l’associazione culturale Terra Erea e curata da Titti Metrico, sarà
presentata dal dott. Martin Dyer e proporrà al suo interno delle
fotografie di Toni Picone e Mariella Renda, oltre ad un piccolo omaggio
al maestro Gaetano Romano.
Una ceramica che si contraddistingue da quella a cui siamo abituati ed è tutto merito loro. Mara Romano,
figlia d’arte, discendente del maestro Gaetano Romano, importante
figurinaio verista, guarda le cose da un altro punto di vista; colei che
completa l’artista Giampiero Buscemi nell’organizzare,
decorare e innovare la ceramica perché la finalità di Cretamorfosi è
quella di portare a conoscenza del pubblico cosa è possibile realizzare
con la ceramica, fin dove si può sperimentare ed elaborare pur rimanendo
fedeli alla tradizione, alla mitologia, andando indietro nel tempo alla
riscoperta di personaggi attuali diventando così un’alternativa. Solo
guardando le cose da un’altra prospettiva e manipolando la creta si
creano le innovazioni. Giampiero Buscemi, invece, è un
artista autodidatta, un nostalgico del ricordo, un ricercatore, uno
scopritore di storie solitarie e dimenticate, ritorna ad esporre le
proprie opere dopo tre anni. Mara Romano e Giampiero Buscemi sono abili nel plasmare la creta, ci giocano, si divertono stravolgendo i canoni a cui siamo abituati.
Anche se in maniera limitata, saranno esposti vasi, fischietti, civette e
teste, la mostra fornisce lo spunto per realizzare altri eventi, una
necessità dello stato d’animo dei due artisti di comunicare con la
gente. La maggior parte delle opere sono realizzate con la tecnica a
colombino, un metodo di lavorazione interazione manuale ed antico, con
l’uso di colori e smalti, che permette di rimanere nella tradizione
rendendole contemporanee. Opere che diventano d’arte perché fatte
interamente a mano, pezzi unici, capolavori che può comprendere solo chi
si intende di arte ceramica. I vasi, i fischietti, le civette e le
teste rappresentano delle parodie di personaggi realmente esistiti nella
nostra città, esprimono l’ilarità, narrano di storie tristi usando toni
sarcastici.
Info mostra:
La mostra Cretamorfosi, ospitata presso l’ex Albergo Trinacria di via Roma 1 a Caltagirone, E STATA INNAUGURATA 8 giugno alle ore 18 e sarà visitabile sino al 16 giugno, tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 19,00.
per info:
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