Le opere oggi nei depositi dei Musei civici escono dall’oblio e riconquistano la ribalta.
Questol’impegno dell’Amministrazione comunale, che sta realizzando una selezione e raccolta di almeno un
centinaio di opere (quadri, tessuti, vasi ed elementi lignei), attualmente in buona parte non fruibili al
pubblico, che abbisognano di lavori di restauro e che costituiscono parte integrante di un progetto che
sarà presentato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Catania nell’ambito di una specifica misura del
Pnrr.
Un sopralluogo per fare il punto sull’attività in corso è stato effettuato stamani, all’interno del
Carcere borbonico e a Palazzo Libertini, dal sindaco Fabio Roccuzzo e dall’assessore ai Beni culturali
Claudio Lo Monaco.
Fra le opere destinatarie, negli intendimenti della Soprintendenza e del Comune,
degli auspicati interventi di restauro, figurano il vecchio fercolo di San Giacomo, i dismessi palchi del
Teatro Garibaldi, i modelli in gesso di Ernesto Basile e il letto su cui dormì il Re Ferdinando I di
Borbone, oggi nel Museo delle ville storiche caltagironesi e siciliane di Villa Patti.
“Consideriamo questa – sottolineano il sindaco Roccuzzo e l’assessore Lo Monaco – una
straordinaria opportunità per preservare, promuovere e valorizzare un patrimonio di grande valore
storico e artistico, che potrà così, con il prezioso apporto della Soprintendenza, essere restituito alla
fruizione dei visitatori e degli stessi calatini, con significative ricadute sull’offerta culturale e turistica
della nostra città.
Tutto ciò – concludono i due amministratori – nello spirito della <Carta di Catania>,
che prevede il recupero delle opere dei depositi e la loro esposizione al pubblico”.
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