La corte Capitanale si innalza su un’alta banchina. Si tratta di un elegante edificio rinascimentale (uno dei pochi scampato al terremoto del 1963) iniziato nel 1601 da Antonuzzo Gagini e portato al termine dal figlio di quest’ultimo Giandomenico. Era quando Caltagirone godeva dello status di città demaniale, sul cantone sinistro, dietro elegante bugnato si erge una colonna con capitello corinzio, sovrastata da vari stemmi dei regnanti isolani, a dimostrazione dei privilegi concessi alla città dai reali di Spagna.
Nella seconda metà dell’800, nell’ambito degli interventi di sistemazione della viabilità cittadina, affidati a Gianbattista Nicastro, la Corte Capitaniale, venne troncata di una parte al fine di ampliare la via Vittorio Emanuele, ed allungata dalla parte opposta dove, per tale scopo, fu abbattuto il campanile della chiesa del Crocifisso.
Tale operazione fu eseguita dallo stesso Nicastro, che modificò anche la forma degli interni.
E’ di proprietà comunale ed è utilizzata per mostre a tema che si alternano durante l’anno, il civico 15 è sede dell’Ufficio Turistico Unificato.