Caltagirone. Nel Medioevo la ceramica ebbe un notevole impulso, grazie alla buona qualità delle argille. Le quartare, erano note ovunque, si rilevino molti nomi di ceramisti del cinquecento con oltre cento officine di maiolicari attive, a causa del terremoto del 1693, che sconvolse tutte le città della Sicilia orientale.
Tra i maestri più abili e noti, ricordiamo i Polizzi, i Dragotta, i Branciforti, i Bertolone, i Blandini, i Ventimiglia, i Capoccia, i Di Bartolo e altri. L’Ottocento, dà un fatale colpo alla ceramica caltagironese. Don Luigi Sturzo, fra cui il ceramista Gesualdo Di Bartolo, il figurinaio Giacomo Vaccaro ed il plasticatore Giuseppe Nicastro, aprì nel 1918, lottando contro remore ed incomprensioni, la Scupla di Ceramica, oggi divenuta Istituto Statale d’Arte per la Ceramica.
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