Caltagirone (CT)

CHIESA-DI-SAN-BARTOLOMEO-683x1024 Chiesa di San Bartolomeo
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO – ESTERNO

Tipologia e qualificazione chiesa rettoria
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo <Caltagirone>  

ceia Chiesa di San Bartolomeo
Altre denominazioni Chiesa del Seminario Estivo
Notizie Storiche

1948  (lascito Signora Nelina Sturzo chiesa e seminario)

La Signora Nelina Sturzo, donava una cospicua parte del proprio patrimonio per l’edificazione del Seminario estivo di Caltagirone. L’eredità comprendeva anche la proprietà sita in Contrada San Bartolomeo, dove si trovava la residenza di campagna della famiglia di Don Luigi Sturzo e della sorella Nelina che morì il 18 agosto del 1948. La proprietà era stata ereditata dallo zio Emanuele Taranto.

  • 1948 ‐ 1948 (lascito Signora Nelina Sturzo  chiesa e seminario)
    • La Signora Nelina Sturzo, donava una cospicua parte del proprio patrimonio per l’edificazione del Seminario estivo di Caltagirone. L’eredità comprendeva anche la proprietà sita in Contrada San Bartolomeo, dove si trovava la residenza di campagna della famiglia di Don Luigi Sturzo e della sorella Nelina che morì il 18 agosto del 1948. La proprietà era stata ereditata dallo zio Emanuele Taranto.
  • 1954 ‐ 1954 (posa prima prietra chiesa e seminario)
    • La rivista caltagironese “La Croce di Costantino” , il 28 novembre del 1954, dava notizia dell’imminente posa della prima pietra della chiesa di San Bartolomeo, che si sarebbe tenuta da li a poco nella proprietà che la famiglia di Don Luigi Sturzo, aveva donato al Seminario. Come riporta la rivista: «Attorno a questa chiesa dovrebbe sorgere come è in progetto il Seminario di villeggiatura e la Casa degli Esercizi. »
  • 1955 ‐ 1955 (posa prima prietra chiesa e seminario)
    • Cerimonia della posa della prima pietra della chiesa. L’evento si tenne durante il pomeriggio, erano presenti il vescovo Mons Pietro Capizzi, numerosi sacerdoti, numerosi fedeli, parenti dei Seminaristi, ed alcune personalità distinte. Dopo la benedizione della lapide il Vescovo tenne un caldo e confidente discorso in cui ha manifestò la sua gratitudine al Signore per l’attuazione di un sogno da tempo concepito e il suo ringraziamento ai germani Sturzo e agli altri che si impegnarono in questo proposito. L’evento venne organizzato con grande attenzione vennero installati numerosi altoparlanti, bandiere e festoni; cineprese e fotografi seguivano la cerimonia. Due telegrammi vennero indirizzati dal Vescovo Capizzi al Papa e a Don Luigi Sturzo. Il progetto, venne redatto dall’architetto Giuseppe Nicosia da Pedara.
  • 1958 ‐ 1958 (inaugurazione seminario estivo chiesa e seminario)
    • Il 29 giugno del 1958 Monsignor Pietro Capizzi inaugurò il Seminario estivo, che di fatto sostituì il vecchio seminario ospitato presso il convento dei Frati Minori Conventuali annesso alla chiesa di S. Francesco d’Assisi.
  • 1970 ‐ 1970 (chiusura seminario  seminario)
    • Mons. Giuseppe Nicotra, che dirigeva il Seminario di Caltagirone dal 1953, continuò la propria opera nel nuovo Seminario di Contrada San Bartolomeo fino agli inizi degli anni ’70, quando in seguito alla crisi delle vocazioni seguita al Concilio Vaticano II, e al movimento della contestazione del ’68, il Seminario chiuse i battenti.
  • 1985 ‐ 1986 (riapertura seminario seminario)
    • Le attività formative del Seminario furono riprese nell’anno scolastico 1985-1986, con l’arrivo del nuovo vescovo, mons. Vittorio Mondello (1983-1990). Le attività venivano dirette da don Michele Pennisi, il quale, venne coadiuvato dal direttore spirituale, mons. Umberto Pedi, già rettore.
  • 1989 ‐ 1989 (icona Presentazione al tempio di Maria chiesa e seminario)
    • Nel 1989, venne commissionata al pittore russo Vadim Lakomsky un’icona della Presentazione al tempio della Beata Vergine Maria, che, posta nella cappella del Seminario, è diventata l’immagine ufficiale della Santa Patrona, oggi tanto cara alle nuove generazioni di preti calatini.
  • 1999 ‐ 2016 (lavori di ristrutturazione chiesa e seminario)
    • Nel 1999 in occasione della celebrazione del Grande Giubileo del 2000, si sono realizzate opere di ristrutturazione e parziale trasformazione a recettività dell’ala sud-ovest, a firma e sotto la direzione lavori dell’ingegnere Daniele Alberghina di Caltagirone. Tali spazi già adibiti a scuola si trovavano disabitati e inutilizzati. Si decise pertanto di trasformarne la destinazione d’uso per consentire una recettività a basso costo per gruppi di pellegrini che in occasione delle attività diocesane previste per il Giubileo del 2000, e per le successive, si sarebbero recati a Caltagirone. Nel 2016, sono stati effettuati lavori di manutenzione ordinaria delle coperture a tetto della chiesa, e lavori di imbiancatura degli interni della stessa.
Descrizione

La chiesa di San Bartolomeo è inserita all’interno del complesso del Seminario Estivo, nella parte a sud est della citta di Caltagirone. La Chiesa si caratterizza per le linee semplici con cui è stata concepita, ha uno sviluppo planimetrico ad unica navata, dotata di ampie finestre. Al suo interno la chiesa è ampia e luminosa con un pavimento marmoreo. La partitura della navata è evidenziata da lesene piane a tutta altezza, mentre un arco trionfale a sesto ribassato, si accosta all’abside. L’ingresso posto a sud, avviene attraverso un portale posto sotto ad un portico sorretto da colonnine, L’andamento del prospetto suddiviso in tre partiture verticali evidenzia il profilo a capanna della copertura a due falde, il prospetto è rivestito parzialmente in travertino, e parzialmente rifinito ad intonaco. La copertura a due falde inclinate è interamente realizzata in c.a., l’intradosso è caratterizzato da un solaio con un arco a sesto leggermente ribassato.

  • aula
    • All’esterno l’edificio manifesta la propria impostazione volumetrica composta da un unica navata dotata di ampie finestre. Al suo interno la chiesa è ampia e luminosa con un pavimento marmoreo. La partitura della navata è evidenziata da lesene piane a tutta altezza, mentre un arco trionfale a sesto ribassato, si accosta all’abside.
  • prospetto
    • La facciata presenta una superficie piana, semplice e lineare, che evidenzia il profilo volumetrico dell’edificio retrostante. L’andamento del prospetto suddivisa in tre partiture verticali evidenzia il profilo a capanna della copertura a due falde. Il portico è sorretto da quattro pilastri, al suo intradosso, il prospetto è rivestito in travertino, mentre nella parte superiore è interamente rifinito ad intonaco.
  • coperture
    • La copertura a due falde inclinate è interamente realizzata in c.a., l’intradosso è caratterizzato da un solaio con una arcatura a sesto leggermente ribassato.

ADEGUAMENTO LITURGICO

  • altare ‐ aggiunta arredo (2005)
    • L’altare realizzato in marmo rosso Sant’Agata e marmo bianco venato di forma rettangolare è posto in posizione assiale, poggia su un piedistallo composto da due pilastri ed un arco, la mensa è stata realizzata in marmo bianco venato.
  • ambone ‐ aggiunta arredo (2005)
    • L’ambone è stato realizzato in marmo bianco venato e rosso Sant’Agata, di forma composita, esso è posto sul lato sinistro guradando dall’aula.
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CHIESA DI SAN BARTOLOMEO – INTERNO

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